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Moxibustione abbinata allo Shiatsu

  • Immagine del redattore: salomonemarisa
    salomonemarisa
  • 18 dic 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

STORIA E SVILUPPO

Le proprietà terapeutiche del calore sono note sin dai tempi più lontani, basti pensare al senso di benessere causato dal calore del sole prima ancora che si scoprisse il fuoco. In società primitive le persone che si scaldavano col fuoco scoprirono per caso che, applicando calore alla regione addominale potevano attenuare i sintomi del dolore o la sensazione di tensione o pienezza. Nacque così la moxibustione come applicazione ad una zona del corpo con lo scopo di curare una malattia. Successivamente questa pratica venne integrata nella MTC (Medicina Tradizionale Cinese) che comprende anche l'uso di aghi e di erbe, dietetica e ginnastica. La parola moxa ha derivazione giapponese “moe kusa” che vuol dire “erba che brucia”, la sua origine è antecedente all'agopuntura ma il suo sviluppo parallelo. Esistono prove di pratica di moxibustione antiche di 10.000 anni con l'utilizzo di vari materiali: pietre, foglie, ramoscelli secchi, carbone di legna, zolfo, bastoncini d'avorio, successivamente la scelta ricadde su un erba in particolare : l'Artemisia Vulgaris.

TIPOLOGIE DI ARTEMISIA

Artemisia Sinensis

In primavera si raccolgono le foglie di artemisia per farle essiccare perché è il momento che sono ricoperte di lanugine adatta a diventare lana di moxa, invece per l'uso farmaceutico bisogna raccogliere l'artemisia in autunno. In genere le piante sono raccolte al momento della fioritura e quasi sempre utilizzando separatamente radici, steli, foglie, fiori e semi.

Artemisia Verde o Jing Hao

Si raccoglie al momento della fioritura tra luglio e ottobre, il composto ottenuto dalla lavorazione si mescola con sangue di tartaruga e acool giallo e nuovamente esposto al sole. Si può trovare anche lungo gli argini dei fiumi ed è utilizzata come insetticida in agricoltura come alimento per i maiali e in medicina per le dermatosi.

Artemisia Absinthum

E' vermifugo efficace e potente contro le febbri. In occidente viene utilizzata per i liquori.

Artemisia Vulgaris

La più diffusa in Europa, cresce per lo più sui terreni incolti, si raccoglie tra la metà di luglio e la metà di agosto

PREPARAZIONE

Secondo la tradizione, la moxa veniva raccolta nel 5 mese lunare e lasciata essiccare per 3 anni. La moxa più efficace era quella lasciata essiccare alla luce del sole per i poteri che venivano attribuiti a quest'ultimo. Le foglie essiccate venivano private della nervatura centrale e polverizzate in un mortaio, si arrivava così ad una lana grezza chiamata appunto moxa. La moxa brucia in modo regolare e senza fiamma, caratteristiche che la rendono adatta all'applicazione del calore in modo delicato. Ci sono tre metodi di moxibustione:

- Diretto: per il quale si usa moxa più fine. Il materiale combustibile, viene posizionato direttamente sulla pelle. Il calore si trasmette per conduzione.

- Intermedio: Fra combustibile e cute, viene interposto del materiale inerte come sale, aglio o zenzero

- Indiretto: in cui si può usare anche moxa grezza. Il materiale combustibile non è a diretto contatto con la cute, per cui il calore si trasmette per convezione.

La moxa cinese è più grezza ma più facile da reperire mentre quella giapponese è più fine. La moxa viene applicata sui punti facendo dei coni di grandezza variabile che possono andare dalla grandezza del chicco di riso, al nocciolo di dattero, al grosso fagiolo. La punta del cono viene accesa con un bastoncino d'incenso. Altro metodo per curare e soprattutto cauterizzare è il sigaro di moxa che si ottiene mescolando lana di moxa con altri ingredienti.

INDICAZIONI TERAPEUTICHE E BENEFICI

La Moxa viene utilizzata quando non è possibile utilizzare la pressione di un punto, per esempio l'ombelico, o nei casi in cui il terapista potrebbe non essere abilitato all'utilizzo dell'agopuntura.

Ricordiamo anche il differente effetto e la maggiore sicurezza della stimolazione termica tramite l'artemisia, rispetto a quella dell'infissione di un ago (agopuntura).

Si ritiene che la combustione dell’artemisia stimoli l’afflusso del sangue nella zona pelvica ed uterina e quindi permetta di stimolare il ciclo mestruale in caso di oligomenorrea (scarsità di mestruazioni). Fra le altre proprietà dell’artemisia comune, i terapeuti che utilizzano la moxibustione indicano anche la capacità di curare il senso di freddo e il torpore corporeo, regolarizzare le turbe endocrine e stimolare i feti podalici ad assumere la corretta posizione cefalica nei periodi precedenti al parto.

La moxibustione viene considerata particolarmente efficace nel trattamento di problemi di natura cronica, condizioni di debolezza fisica e nell’ambito della gerontologia.

Per quanto riguarda le patologie dell’apparato digerente la moxibustione è indicata per la cura della rettocolite ulcerosa, una malattia cronica che causa l’infiammazione della mucosa del retto estendendosi, nei casi più gravi, anche all’intero colon. Altre applicazioni terapeutiche della moxibustione sono ad esempio l’ipertensione arteriosa, la paralisi facciale e l’asma bronchiale.


 
 
 

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